San Siro in delirio per i Rolling Stones
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Martedì 21 giugno 57mila spettatori hanno invaso gli spalti dello stadio San Siro per assistere all’unica data italiana prevista all’interno del tour europeo della mitica band dei Rolling Stones, per celebrare i 60 anni di carriera.
Un ritorno in grande stile per la band americana che non si esibiva nello stadio milanese dal luglio 2006.
Il concerto si è aperto con un tributo a Charlie Watts, batterista della band, scomparso ad agosto dello scorso anno, con una carrellata di sue foto che sono scorse sui grandi schermi del palco.
Dopo questo intimo tributo sono partite le note di “Street Fighting Man” al termine del quale Mick Jagger ha salutato il pubblico milanese presente, che non vede l’ora di scatenarsi a ritmo rock, aggiungendo «questo è il primo tour europeo senza Charlie e ci manca tantissimo».
Nella prima parte del concerto abbiamo assistito ad una selezione di brani più tranquilli con l’esecuzione di due ballate “Dead Flowers” e “Wild Horses” in versione acustica per dar modo a Mick Jagger, quasi 80enne, di riprender fiato.
Durante il concerto il leader della mitica band ha più volte salutato il pubblico in italiano fino a ringraziarlo «di essere qui nonostante il caldo peggio del quinto girone dell’inferno». Alla presentazione della band San Siro è esplosa in lunghissimi applausi per Ronnie Wood e Keith Richards che si sono cimentati a cantare e suonare due blues elettroacustici del repertorio dei Rolling dando un momento di pausa al collega Jagger.
Al rientro di Mick il grande rock è partito con una tripletta di grande impatto: “Miss you”, “Midnight Ramblers” e “Star me Up”.
Dopo una carrellata di grandi successi è arrivato il momento di “Gimme Shelter” con un fantastico duetto tra Jagger e la corista Chanel che si sono sfidati vocalmente sulla passerella davanti ad un pubblico molto carico.
Il finale è stato esplosivo in vero stile Rolling Stones con una versione di “Satisfaction” che ha fatto tremare il Meazza con il pubblico in delirio.
Un grande show che ha ancora una volta confermato come i Rolling Stones, dopo 60 anni, siano un concentrato di energia pura, una band inossidabile che sembra non risentire degli anni che passano.
Un’autocelebrazione più che giustificata di una musica senza tempo che ancora oggi sa infiammare migliaia di fan.
Roberta Gerli, Architetto, promoter musicale, autrice e speaker del programma Artisti in radio