Mine Vaganti in diretta al Manzoni. Il nuovo orizzonte teatrale di Ozpetek
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Si sceglie una data importante, quella dell’8 marzo, per cantare un inno ancor più universale. Chi meglio del regista Ferzan Ozpetek potrebbe dare maggior sostegno alla causa dei diritti? Lo conosciamo bene, il regista italo-turco oltrepassa ogni confine tematico, benché si veda particolarmente impegnato nella sfera dei diritti sessuali. E da oggi inizia la sua sfida al Manzoni di Milano con l’adattamento teatrale del pluripremiato capolavoro “Mine Vaganti”. Fino al 20 marzo avremo modo di assistere alla frizzante, ironica e provocatoria trama rivisitata dal suo stesso creatore. Si annunciano piccoli ritocchi, nuove battute e qualche leggera manipolazione studiata per un taglio conforme a poltrone e a tende di velluto.
Una scommessa per molti, per i protagonisti e per il regista in primis. Sappiamo come pezzi cinematografici mutati, adattati alla nuova forma “diretta”, quindi ricuciti per divenire opere teatrali, si prestino al forte rischio di perdere il ritmo, l’intensità con la quale si sono fatti conoscere e amare. Il destino di “Mine Vaganti” non desterà brutte sorprese o delusioni. Potremo addirittura correre il rischio di dimenticare il film, abbandonandoci a una messa in scena che solo il teatro, con la sua atmosfera, è in grado di regalare.
Il cast, selezionato ad hoc dal regista, comporrà quella commedia brillante e attuale che la firma di Ozpetek garantisce sempre. Troveremo i grandi volti di Francesco Pannofino, Iaia Forte, Erasmo Genzini, Carmine Recano e Simona Marchini. Insieme, non solo ci divertiranno ma ci coinvolgeranno nelle loro storie perché capaci di trasformare la scena teatrale in una piazza, il centro del paese, dove attori e spettatori si mescolano, si incontrano, dando nuovo respiro e nuova forza a tutti coloro che ancora trovano difficile muoversi in questo mondo contemporaneo.
Per info e acquisto biglietti: Teatro Manzoni
Lara Ferri, laureata in Filosofia e specialista in Scienze Filosofiche, scrittrice e speaker di
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