Metaverso: parte la corsa al mattone virtuale
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Un mondo parallelo si sta avvicinando in fretta alle nostre vite. Non si tratta di un minaccia aliena ma dei continui annunci di lanci, da parte di vari colossi informatici, di mondi virtuali nel Metaverso. Il Metaverso sarà uno spazio tridimensionale creato dai computer ai quale potremo collegarci e vivere esperienze immersive. Alcuni tentativi sono stati fatti in passato con il nome di “realtà virtuale” ma la non sufficiente potenza di calcolo e l’approssimazione grafica non hanno permesso il decollo di questi esperimenti.
Oggi è già possibile provare ad immergersi nella realtà digitale ad esempio nelle escape room virtuali per partecipare da protagonisti nei giochi elettronici.
I giganti Facebook, Microsoft, ma anche Nike, hanno già annunciato il lancio di propri spazi virtuali completamente immersivi o prodotti completamente digitali, ciò ha scatenato anche la corsa all’accaparramento. Secondo Reuters milioni di dollari sono già stati spesi per acquistare terreni virtuali in questi luoghi digitali, attraverso aziende nate proprio per la compravendita di queste proprietà. Anche il rapper Snoop Dogg ha sviluppato il proprio mondo virtuale, chiamato Snoopverse, vendendo terreni anche ai privati con cifre fino a 450mila dollari.
Le aziende e i marchi vogliono essere certi di poter attirare clienti anche nel nuovo universo e per poter avviare showroom e spazi per eventi sono alla caccia di nuovi luoghi.
Un vero nuovo mercato che scambia terreni virtuali con valute virtuali, che vengono però acquistate con soldi reali. L’importanza degli investimenti fanno presagire che presto dovremo fare i conti con questa nuova realtà, e come se fosse un nuovo continente scoperto, la conquista delle terre è già incominciata.
Chissà se anche per questa nuova realtà varrà ancora il vecchio consiglio dei nostri nonni di investire nella terra, se pur virtuale? Per i nuovi investitori il miraggio dell’arricchimento facile è sicuramente seducente, con il rischio di trovarsi in mano solo un pugno di bit.
Photo credit: Pixabay
Samuele Ghilardi, coordinatore editoriale, per lavoro si occupa di informatica, per passione di tutto il resto