“L’amore necessario” il romanzo di Nadia Fusini
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Una lunga epistola che, come un fiume straripante trascina pensieri e parole, al di là di ogni confine, senza controllo alcuno. Questa l’immagine che accompagna le pagine de “L’amore necessario”, il romanzo di Nadia Fusini, edito Mondadori, nel quale la protagonista, una donna, che non verrà mai nominata nel corso della narrazione, seduta in un bar all’aeroporto, sciorina il suo stato d’animo intenta a scrivere una lettera, cercando di dare un volto al suo dolore. Prende le distanze da un abbandono recente. Parla del dio Amore, di come si diverta con le persone, di come scombini i programmi e le aspettative degli esseri umani. Riaffiorano ricordi struggenti, dolorosi, sentimenti forti conseguenti al senso di solitudine e al disagio di sentirsi rifiutati proprio dall’amore.
Il lettore entra nelle dinamiche della voce femminile prendendo per mano i suoi sentimenti, le sue rivelazioni. Ad un certo punto l’immedesimazione è totale, coinvolgente a tal punto che ci si ritrova nelle pagine del romanzo. La protagonista è così convincente quando racconta la sua sofferenza, quando parla di morte da essere completamente credibile, fino al flash finale in cui tutto viene ribaltato.
Un libro che arriva a toccare l’anima, che giunge nel profondo e si addentra nella complessità dei sentimenti dell’essere umano. “L’amore necessario” è un romanzo complesso, in alcuni punti difficile da seguire nelle pieghe di tutte le sfaccettature che l’autrice svela.
La scelta di non dare nome al personaggio principale è strategica, chiunque può davvero entrare nelle trame della storia.
Carla Paola di Indole curiosa ama mettersi in gioco