La fine del mondo è al teatro Franco Parenti di Milano
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Due sorelle e due fratelli su una grande nave per celebrare, con party e spettacolo teatrale, l’ultimo anelito di vita della città più bella del mondo: Venezia, romantica e malinconica che di lì a poco affonderà a picco per via del surriscaldamento atmosferico.
Nel countdown, ben evidenziato dall’orologio digitale del palco, le coppie di fratelli si trovano a fare i conti con il disastro ecologico (annunciato da tempo, ma mai effettivamente ostacolato) che diventa cornice e contenitore di disastri familiari.
Sullo sfondo il pesante lascito di genitori, assenti e puerili nel caso delle sorelle, trasbordanti ed ossessivi nel caso dei fratelli. Ma soprattutto, ancora una volta, la diatriba generazionale che vede i figli del Fridays for Future addossarsi il gravoso fardello consegnatogli dai padri, indifferenti e lontani dalle questioni ambientali.
Il confronto finale tra i quattro protagonisti, metafora della fine del mondo, è sapientemente diretto da Claudio Autelli su testo di di Fabrizio Sinisi, attento indagatore del rapporto padre-figli. Lo spettacolo è una coproduzione di teatro Franco Parenti, Centro Teatrale Bresciano, LAB 121 con il sostegno di Funder35, Fondazione Cariplo e Zona K.
La fine del mondo va in scena al teatro di Via Pier Lombardo, 14 di Milano dal 25 al 29 maggio.
Docente di Filosofia e Scienze Umane, specializzata nel sostegno e nella didattica dell’italiano a stranieri. Ha promosso progetti sull’inclusione scolastica, partecipato a ricerche sociologiche di settore e si è occupata di imprenditoria femminile. Spera che prima o poi l’insegnamento del cinema in tutte le scuole divenga realtà.