La donna che fiuta il Parkinson
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La medicina, e la scienza in generale, sono in continua evoluzione e, a volte, le innovazioni arrivano anche da una “medicina alternativa”. La 72enne scozzese Joy Milne, soprannominata “la donna che fiuta il Parkinson”, grazie a una sua rara condizione di ipersensibilità olfattiva, è riuscita ad accorgersi che, in suo marito, qualcosa non andava poiché all’improvviso ha iniziato ad emettere un odore muschiato e sgradevole. A distanza di anni gli scienziati hanno voluto sfruttare questa sua capacità fuori dal comune e, dopo averla sottoposta per anni a una serie di esami, sono riusciti finalmente a sviluppare un test capace di riconoscere i portatori di questa malattia neurologica attraverso l’utilizzo di un semplice cotton-fioc da far scorrere sulla nuca del paziente.
L’analisi del materiale consente, infatti, di identificare alcune molecole specifiche associate al Parkinson: i malati presentano una firma molecolare unica.
Attualmente non esiste un test per la diagnosi precoce di malattia Parkinson e poter avere uno strumento per uno screening di massa sarebbe una rivoluzione e una grande conquista.
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