Il Malato Immaginario debutta al Franco Parenti di Milano
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Parte giovedì 6 ottobre alle ore 21.00 presso il teatro Franco Parenti di Milano Il Malato immaginario.
La produzione teatrale assume una forte valenza simbolica giacché nel 2022 si celebra il quattrocentesimo anniversario della nascita di Molière e, contemporaneamente, lo storico teatro milanese ricorda il proprio cinquantesimo (impegnato già da qualche mese con un cartellone di spettacoli e incontri che si protrarrà fino al gennaio 2023) quando cioè il grande attore Franco Parenti alzò per la prima volta il sipario dell’allora Salone Pier Lombardo.
Il teatro Parenti riparte proprio da testo dell’autore francese che agli inizi degli anni ’80 irruppe nel teatro italiano nel coraggioso allestimento di Andrée Ruth Shammah, con uno straordinario Franco Parenti nel ruolo di Argan.
A vestire questa volta i panni di Argan ci sarà uno scintillante Gioele Dix, attore, comico, cabarettista, drammaturgo, regista teatrale e scrittore che, al culmine della propria maturità artistica, affronta la “sfida” di un confronto con l’indimenticabile attore milanese.
Gioele Dix sarà affiancato da Anna Della Rosa nei panni della serva Tonina, domestica intrigante, nella classica dinamica di servo e padrone. I due saranno, poi, affiancati da un affiatato cast che con sagace ironia metteranno in scena la grande commedia che venne rappresentata per la prima volta al Palais Royal di Parigi il 10 febbraio 1673.
Il realismo del testo, nonostante i tre secoli di rappresentazioni, rimane immutato, anzi, possiamo convintamene sostenere che ne esce rafforzato in una società che quotidianamente fa i conti con malattie vere, presunte o immaginarie, in una società che “amplifica” il ruolo della morte, fino a farne un vero e proprio business.
Le scene dello spettacolo sono state costruite da Tommaso Serra presso il laboratorio del Teatro Franco Parenti, mentre i costumi sono stati realizzati dalla sartoria del Teatro Franco Parenti diretta da Simona Dondoni. La regia è dell’infaticabile Andrée Ruth Shammah
Docente di Filosofia e Scienze Umane, specializzata nel sostegno e nella didattica dell’italiano a stranieri. Ha promosso progetti sull’inclusione scolastica, partecipato a ricerche sociologiche di settore e si è occupata di imprenditoria femminile. Spera che prima o poi l’insegnamento del cinema in tutte le scuole divenga realtà.