Fantasy, com’è cominciato tutto?
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Immaginate di essere in vacanza con i vostri amici, ma piove in continuazione perché uno stupido vulcano dall’altra parte del mondo ha pensato bene di esplodere alterando il clima in tutto il pianeta.
È quello che accadde nel 1816 a un gruppo di letterati inglesi in vacanza sul lago di Ginevra, fra loro Lord Byron, il poeta Percy Shelley e le loro rispettive compagne.
Pioveva sempre e loro si annoiavano. Byron propose un gioco: «Scriviamo una storia di fantasmi, il più bello vince!»
Sembrava divertente: tutti ci si misero d’impegno ma solo pochi arrivarono alla fine.
Vinse per distacco Mary Wollestoncraft, la moglie di Shelley, con un romanzo intitolato: “Frankenstein, o il moderno Prometeo”, un romanzo epistolare che si svolge fra i ghiacci dall’estremo nord, attraverso il racconto del protagonista. Un capolavoro della letteratura fantastica! Frankenstein è il nome dello scienziato, non del mostro da lui creato a partire da cadaveri e chiamato semplicemente “la Creatura”, grazie a un principio che lui non rivela per evitare che altri compiano lo stesso errore, ma che si intuisce essere l’elettricità.
Il romanzo pone dei problemi enormi: quali sono i limiti della scienza? Frankenstein per raggiungere il suo scopo e creare la vita dalla materia inanimata non si ferma davanti a nulla. Forse il vero mostro è lui…!
Poi il problema del diverso: la Creatura viene rifiutata per il suo aspetto, dagli uomini e dal suo stesso creatore, e si infuria quando lo scienziato si rifiuta di dargli una compagna, giungendo a compiere dei crimini efferati.
È il primo romanzo ufficialmente di fantascienza oltre che dell’orrore. Il bello è che nessuno voleva credere che l’avesse scritto Mary, tutti attribuivano al marito Percy. Soltanto in seguito, le verrà attribuito il giusto merito.
Invito alla lettura:
Mary Shelley, “Frankenstein, o il moderno Prometeo”
Ne esistono un’infinità di edizioni, scegliete quella che preferite.
Medico di professione, pittore e scrittore per vocazione.