Curarsi passeggiando nei boschi: la nuova frontiera terapeutica
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Esiste un linguaggio segreto degli alberi che, secondo recenti studi scientifici, mette in comunicazione le forme di vita vegetali all’interno di un bosco. Se la fantasia aveva già esplorato questo aspetto in film come il celebre Avatar di James Cameron, in cui tutte le forme viventi erano collegate come un unico organismo, la scienza ci sta arrivando facendo evolvere il concetto astratto del pianeta Terra, nella sua forma unitaria chiamata Gaia, in un vero unico essere vivente.
L’uomo non è escluso da questo dialogo tanto più che diversi studi stanno confermando il beneficio del contatto tra uomo e natura. Questo beneficio non si manifesta solamente dal fatto di non vivere in ambienti urbani inquinati ma in un vero medicamento per il corpo e per la mente che proviene dai boschi.
Se durante il lockdown un’escursione nei parchi e nei boschi vicino a casa era una salvifica liberazione, sempre più indagini scientifiche dimostrano come il contatto dell’uomo con la natura, in particolare boschi e foreste, porti benefici al sistema cardio-circolatorio così come a quello nervoso. Questa pratica si chiama “terapia forestale”.
Misurazioni sul campo hanno notato evidenti risposte del corpo all’ambiente, coinvolgendo anche il sistema immunitario. Le foreste pulsano di vita e spandono nell’atmosfera una grande quantità di sostanze biologiche che sembrano avere un’azione antinfiammatoria, antiossidante e balsamica sulle vie respiratorie.
Dal 2019 il Consiglio Nazionale per la Ricerca e Club Alpino Italiano hanno iniziato una collaborazione sull’Appennino settentrionale per eseguire delle sessioni sperimentali sul campo in ottica della “terapia forestale”. Il progetto si sta espandendo verso le Alpi andando a costruire una mappa dei percorsi e dei rifugi di montagna che possono fare da infrastruttura a questa nuova pratica di cura. In varie regioni d’Italia è già possibile provare questa pratica seguiti da esperti.
Forse potremo riannodare quel filo mitologico che legava l’umanità alle foreste, animate da esseri misteriosi e sapienti, tornando ad un equilibrio in cui l’essere umano ha tutto da guadagnare, soprattutto in salute.
Foto: Pexels/ Balazs Simon
Samuele Ghilardi, coordinatore editoriale, per lavoro si occupa di informatica, per passione di tutto il resto