Cornacchione al Parenti di Milano con D.E.O. ex macchina – Olivetti un’occasione scippata
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Da martedì 25 e fino a domenica 30 ottobre, Antonio Cornacchione porterà sul palcoscenico del teatro milanese Franco Parenti D.E.O. ex macchina – Olivetti un’occasione scippata, opera comica scritta e interpretata dal noto attore-cabarettista di origine molisana.
Il divertente monologo mette al centro della narrazione la storia autentica della Divisione Elettronica Olivetti, industria italiana all’avanguardia nel campo dell’elettronica che, nella sede di Barbaricina, tra gli anni Cinquanta e Sessanta, divenne una fucina di idee e di geniali pensatori, non solo italiani, voluti fortemente da Adriano Olivelli, l’ideatore della fabbrica comunitaria, sempre attento alla dimensione etica del lavoro e al legame tra impresa e territorio.
La ricostruzione storica di Cornacchione terminerà con gli anni più recenti della D.E.O., quelli che hanno visto la mitica azienda di Ivrea passare prima in mani americane e poi polverizzarsi in una serie infinita di società, nell’indifferenza di governanti e uomini di affari.
Con la consueta ironia tagliente, Cornacchione ripercorrerà le sue memorie da impiegato Olivetti e, con le dovute libertà narrative, farà rivivere i mitici ricercatori che fecero conoscere l’elettronica italiana al mondo.
Afferma Cornacchione: «Durante gli anni impiegatizi passati alla Olivetti ho sentito favoleggiare a lungo della sua Divisione Elettronica e dei giovanissimi ricercatori coordinati da Tchou. La voce più insistente era quella che li voleva tutti matti, una via di mezzo tra Archimede Pitagorico e Jim Morrison! Ho fatto le mie ricerche: sì, lo erano!».
Per il testo, Cornacchione si è avvalso della collaborazione di Massimo Cirri, scenografia e video mapping sono di Alessandro Nidi. La regia è di Giampiero Solari, mentre la produzione è di Amicor Sas con il patrocinio di Associazione Archivio Storico Olivetti, Olivetti spa, CSC – Archivio Nazionale Cinema Impresa.
Docente di Filosofia e Scienze Umane, specializzata nel sostegno e nella didattica dell’italiano a stranieri. Ha promosso progetti sull’inclusione scolastica, partecipato a ricerche sociologiche di settore e si è occupata di imprenditoria femminile. Spera che prima o poi l’insegnamento del cinema in tutte le scuole divenga realtà.