Addio IPod, ora la musica è ovunque
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“La musica continua a vivere”, con questo titolo Apple ha annunciato che l’IPod rimarrà nei magazzini fino ad esaurimento, poi non verrà più prodotto. In questa frase c’è tutta la consapevolezza che sta per finire un’epoca: quella dei dispositivi per riprodurre musica, e solamente musica.
Con la scomparsa dell’Ipod, il simbolo di tutti i lettori di musica MP3, si chiude l’esperienza di ben due generazioni.
I Millennials, nati con Internet, potevano portarsi in giro tutta la loro musica, magari anche prelevandola da sistemi di condivisione più o meno leciti e litigando con quel severo programma che era ITunes, bastava una mossa sbagliata per cancellare anni di raccolte.
Ma anche la generazione precedente aveva imparato a portarsi in giro la propria musica, in audiocassetta, con il Walkman Sony. Un piccolo dispositivo che aveva caratterizzato gli anni ’80 e ispirato molte storie. Pensiamo a scene di celebri film come il “Tempo delle Mele” o il più recente “Guardiani della Galassia” per ricordarci di questo protagonista della musica ascoltata in modo individuale. Un modo di ascoltare la musica che aveva spinto scrittori come William Gibson a inventare concetto di “cyberspazio”, ovvero isolarsi e connettersi ad una macchina per accedere a realtà alternative.
Oggi la musica è ovunque e in nessun posto, la possiamo ascoltare con qualsiasi sistema si possa collegare a Internet, così abbiamo a disposizione tutta la produzione mondiale come se avessimo un archivio infinito. Anche se ne ascolteremo solo una piccola parte.
Grazie IPod per averci portato fin qui, ti conserveremo con il Walkman in un cassetto, magari nello stesso mobile con sopra il giradischi, che da un po’ è tornato ad essere il custode di musiche, e di emozioni, che abbiamo scoperto irrinunciabili.
Photo Credit: Tirachard Kumtanom – Pexels.com
Samuele Ghilardi, coordinatore editoriale, per lavoro si occupa di informatica, per passione di tutto il resto