Lego Art al Ride di Milano. Le più belle sculture di Nathan Sawaya
- Milano
- Non ci sono commenti
- 2minuto
Da avvocato a scultore Lego. Nathan Sawaya trasforma la propria attività per passione, coltivando il gioco a cui mai aveva rinunciato. Passare da una scrivania piena di scartoffie alla creazione di cangianti sculture fatte di mattoncini Lego si può, e apre un collegamento fecondo tra creatività e arte.
Lego rappresenta per tutti il gioco intramontabile che libera la mente e permette di realizzare in modo concreto, in tre dimensioni, ogni cosa. Ma per il newyorkese Sawaya scoppia una vera rivoluzione quando decide di abbandonare i fogli illustrati di istruzioni per assemblare, in maniera totalmente libera, i piccoli mattoncini.
Da qui l’avventura di consegnare la vita a splendide strutture definibili, in tutto e per tutto, opere d’arte. Nuove e affascinanti sculture come “The Thinker”, “Everlasting”, “My Boy”, accanto a sbalorditive riproduzioni tra le più famose al mondo tra cui “L’Urlo” di Munch o “La Venere di Milo”.
La sua arte e le sue cento opere trovano un rispettoso e trionfante spazio tra l’architettura e la scultura contemporanea. In giro per il mondo, questi milioni di mattoncini sorprendono i volti di ingenui bambini e le mani dei tecnici esperti. Perché ci vuole animo artistico ma anche una geniale inventiva. Ora in Italia la fantasia dirompente di “The Art of the Brick” resterà in esposizione fino al 28 agosto al Ride di Milano, per continuare a meravigliarci e a farci sognare.
Lara Ferri, laureata in Filosofia e specialista in Scienze Filosofiche, scrittrice e speaker di
Radio Active