Animali e multitasking? I cani quando annusano abbassano il volume
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Siamo in macchina mentre ci dirigiamo a lavoro stiamo ascoltando il nostro programma preferito alla radio finché, cercando dannatamente parcheggio, istintivamente abbassiamo il volume della radio.
Secondo studi neuroscientifici il cervello preferisce elaborare un’informazione alla volta. In un mondo fatto di rumori cerca di concentrarsi su una singola attività: la più importante in quel momento. Il suono della radio sottrae risorse su ciò che stiamo cercando di fare primariamente ovvero fare manovra per parcheggiare. Infatti il multitasking non è da tutti: solo il 2.5% delle persone riesce a frammentare l’attenzione su più attività contemporaneamente. Alcuni studiosi ritengono che non si debba parlare di multitasking bensì di switchtasking in quanto nessuno è in grado di fare più cose insieme, si sta semplicemente passando da un compito all’altro più o meno velocemente.
La ricerca in questo campo sta andando avanti per comprendere meglio quali siano gli effetti del multitasking ma l’essere umano non è l’unico animale il cui cervello preferisce elaborare uno stimolo alla volta. Il cane libero al parco si ferma ad annusare un filo d’erba e sembra non sentire il proprietario che insistentemente lo richiama. In quel momento è letteralmente immerso nel mondo olfattivo che gli si presenta davanti e gli altri sensi vengono come “spenti”. Non c’è da spazientirsi se in quelle occasioni il vostro cane fa fatica a tornare, non vi sta facendo un dispetto, semplicemente ha abbassato il volume della radio per parcheggiare.
Sono Silvia Giallorenzo, laureata in Etologia. Sono anche educatore cinofilo con approccio cognitivo zooantropologico.