Un’estate con la Strega dell’Ovest di Kaho Nashiki
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L’adolescente Mai vive un periodo critico nella scuola che frequenta e non vuole più andarci. La madre decide di assecondarla e la porta a trovare la nonna che abita nella campagna giapponese, lontano dai rumori della città, ai piedi dei monti. Tra la nonna, di origini inglesi, e Mai nasce subito un’intesa che non necessita di parole. Tra loro basta lo sguardo, uno scambio che va ben oltre le spiegazioni. La nonna riesce a trovare il modo di entrare nel mondo speciale di Mai e lentamente, senza forzature, instilla in lei dei semi di rinascita. La nonna, appellata dalla figlia “La Strega dell’Ovest”, la inizia alla vita delle streghe, seguendo delle regole ben precise e cadenzate. Si instaura un rapporto davvero magico che porta Mai a rivedere la sua giovane vita con occhi diversi.
La parentesi di estraniamento dura poco tempo, ben presto Mai raggiunge il papà e la mamma nella città dove il padre lavora da circa un anno. La famiglia si ricompone e Mai cambia scuola, sa perfettamente che i suoi problemi non scompariranno frequentando altri compagni, e capisce che qualcosa deve cambiare dentro di lei.
Il romanzo sfiora con estrema delicatezza diverse tematiche quali il bullismo, il rapporto genitori-figli, nonni e nipoti, la vita dopo la morte, il corpo e l’anima. Ha vinto il premio JAWC New Talent Award riscuotendo un enorme successo in Giappone ed è stato adattato al cinema. È accompagnato da tre brevi racconti che ne riprendono i personaggi e le ambientazioni.
Una lettura piacevole che offre molti spunti di riflessione.
Carla Paola di Indole curiosa ama mettersi in gioco