È stata la mano di Dio
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Il 24 novembre è uscito in tutti i cinema uno degli ultimi capolavori di Sorrentino: “È stata la mano di Dio”. Si tratta di una commedia drammatica in cui il regista partenopeo è riuscito a rendere in modo strettamente personale tutte le sfaccettature e i colori di una famiglia napoletana, gli Schisa, durante gli anni di Maradona al Napoli. Fabietto Schisa, il protagonista, è il figlio minore, trascorre una vita spensierata e dettata dall’affetto nei confronti dei genitori. Egli nutre grandi aspettative nell’arrivo di Maradona al Napoli e proprio la passione nei confronti del giocatore si rivelerà cruciale per le sue sorti.
Un evento drammatico però stravolgerà la vita di Fabietto; ciò consentirà allo stesso di prendere consapevolezza nel voler diventare regista, ma avrà qualcosa da raccontare? Il dolore che prova sarà sufficiente?
Sorrentino è stato in grado in questo di film di far convergere un’ottima produzione a una storia avvincente e allo stesso tempo tragica. Gli attori scelti incarnano stereotipi e ideali, trascinando lo spettatore nella loro realtà e portandolo a una riflessione quasi esistenziale. Le riprese, poi, enfatizzano l’importanza delle scene, donando al pubblico la possibilità di immergersi nella visione introspettiva dei vari personaggi.