Il Fantasy e la mitologia nordica
- Fantasy
- Non ci sono commenti
- 2minuto
Sono pressoché infinite le fonti d’ispirazione per il Fantasy. Spesso è sufficiente una parola o un’immagine perché la fantasia si scateni e si lanci verso regioni inesplorate.
Nondimeno alcune fonti sono più importanti di altre: il ciclo arturiano è una di quelle, un’altra è la mitologia nordica.
Odino con i suoi molteplici travestimenti, Thor che con il suo martello combatte i giganti o gli inganni di Loki, fanno parte integrante dell’immaginario fantasy.
Il testo fondamentale in materia è la «Edda in prosa» del diplomatico e scrittore islandese del 12° secolo Snorri Sturluson.
Il termine Edda significa più o meno «Storie dei tempi della bisnonna» ed è un manuale di arte poetica per gli «scaldi», ovvero i menestrelli vichinghi.
È una raccolta dei principali miti norreni, a partire dalla «Edda poetica», di autore ignoto e di difficile comprensione, commentandola.
Così ci ritroviamo gli Dei di Asgaard, che si collega alla Terra di Mezzo tramite Bifrost, il ponte dell’arcobaleno; gli elfi della luce e della notte; i nani; il grande frassino Iggdrasill, che sorregge i nove mondi.
Poi ci sono gli eroi, tra i quali spicca Sigurd (Siegfried per i tedeschi), con la storia del tesoro dei Nibelunghi, la lotta col drago Fafnir, le Valkirie, il Vahlhalla. Tutto finirà nel Ragnarok, che segna la fine del mondo, ma anche un nuovo inizio.
Gli scrittori di fantasy hanno attinto a piene mani a queste storie.
Basti pensare che nell’elenco dei nani di Snorri si ritrovano molti dei nomi dei nani di Tolkien, tra i quali anche quello di Gandalf. Gandalf stesso, che per molti aspetti ricorda il mago Merlino, viene chiamato anche Mitrandir, il viandante grigio, e in questo si avvicina a Odino.
Esiste una vecchia traduzione (1975) della «Edda in prosa», riedita nel 2016 da Garzanti, curata da Gianna Chiesa Isnardi, eminente studiosa italiana di mitologia nordica, ma non è di agevole lettura.
E allora forse è meglio affidarsi al racconto commentato delle storie e tra questi l’opera migliore è sicuramente della stessa studiosa:
Gianna Chiesa Isnardi
I miti nordici
Longanesi, 1991
Non lo si trova più in libreria, ma usato e su internet sì.
Medico di professione, pittore e scrittore per vocazione.