Il “Corpo felice” di Dacia Maraini
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“Corpo felice. Storia di donne, rivoluzioni e un figlio che se ne va”, l’ultimo romanzo di Dacia Maraini, edito Rizzoli, affronta delle tematiche che stanno a cuore dell’autrice, quali la maternità, il ruolo delle donne nella società, l’emancipazione femminile, la sessualità.
Molti i riferimenti biografici come la perdita di un figlio quasi a fine gravidanza, il terrore di doverlo lasciare andare, il vuoto inevitabile del distacco forzato e subito.
In qualche modo l’autrice trova il modo di sopravvivere e così immagina di avere accanto il suo bambino che chiama Perduto o alla francese Perdu. Lo vede crescere, diventare adolescente e poi adulto. Si confronta con lui, lo sente parte essenziale della sua vita. Colloquia con lui, si scontra, trova dei compromessi fino al momento in cui riesce finalmente a lasciarlo andare. Un lungo dialogo coinvolgente che a volte lascia tracce di un grande dolore, così straziante e autentico.
L’autrice ripercorre anche la vita di alcune grandi donne, come la poetessa Juana Inés de La Cruz, o la matematica Maria Gaetana Agnesi, o ancora la pittrice Artemisia Gentileschi. Dacia mette in luce le loro grandi gesta e anche quelle di altre donne favolose che sono rimaste all’ombra o non sono state valorizzate come avrebbero dovuto.
Un “corpo felice” diventa tale nel momento in cui riesce a fare pace con se stesso, con i propri limiti, con le sofferenze. Il “Corpo felice” di Dacia Maraini entra negli anfratti più intimi, arriva a toccare le corde più profonde fino a farle vibrare nella leggerezza del nuovo giorno, emblema della rinascita.
Un romanzo profondo consigliato a chi ama lo stile schietto e diretto della Maraini.
Carla Paola di Indole curiosa ama mettersi in gioco